10.03.1946/ 26.05.1952 Alessandri Gualtiero
27.05.1952/ 26.03.1953 Alessandri Gualtiero
27.03.1955 / 25.05.1956 Giorgilli Giacinto
26.05.1956 / 10.11.1960 D’Amico Carlo
11.11.1960 / 22.11.1964 Silvestri Renzo
23.11.1064 / 14.01.1970 Silvestri Renzo
15.01.1970 / 07.06.1970 De Marchis Felice
08.06.1970 / 22.12.1972 Bonanni Rolando
23.12..1972 / 06.02.1975 Cellie Francesco
07.02.1975 / 15.06.1975 Fiorini Pio
16.06.1975 / 08.07.1978 Penna Rocco
09.07.1978 / 20.06.1979 Simeoni Luigi
21.06.1979 / 08.06.1980 Frascaro Antonio
09.06.1090 / 29.06.1984 Frascaro Antonio
30.06.1984 / 12.05.1985 Fiorini Pio
13.05.1985 / 24.02.1987 Fiorini Pio
25.02.1987 /05.12.1988 Fiorini Pio
06.12.1988 / 09.05.1990 Casatelli Antonio
10.05.1990 /04.06.1991 Rengo Franco
05.06.1991 / 24.11.1991 Riondino Luigi Commissario
25.11.1991 / 23.12.1993 Celani Giuseppe
24.11.1993 / 12.06.1994 Cappelli Francesco Commissario
13.06.1994 / 16.05.1995 Celani Giuseppe
17.05.1995 / 19.11.1995 Vetrano Francesco Commissario
20.11.1995 /16.04.2000 Celani Giuseppe
17.04.2000 / 04.04.2005 Bonanni Virginio
05.04.2005 /29.03.2010 Bonanni Virginio
30.03.2010/06.04.2017 Martini Fabrizio
07.04.2017/10.06.2018 Francesco Tarricone Commissario
11.06.2018/ in carica Baccarini Alioska
Allorquando nel 1946 si svolsero le prime elezioni democratiche per la costituzione dei consigli comunali e provinciali,si era ancora in piena recessione economica,conseguente ai danni arrecati dalla guerra,non solo,ma ci trovavamo in una fase di contrapposizione ideologica caratterizzata e predominata dalle due correnti filosofiche: Marxismo e Cristianesimo, con influenze liberali e socialiste e rifiuto del fascismo che troppi lutti e danni aveva provocato.
Il primo Sindaco Gualtiero Alessandri,fratello dell’allora arciprete Don Pietro Alessandri. anche se già prima le Amministrazioni nominate dal Comitato di Liberazione avevano bene operato facendo quello che fu possibile fare ,come recita la frase in fondo alla pergamena, si trovò ad affrontare una difficile situazione di crisi,non solo economica ma anche morale, con disoccupazione dilagante,razionamento alimentare,paese disastrato,fonti quasi distrutte ,alberghi danneggiati e depredati,strade dissestate,comunicazioni inesistenti operando alacremente per riparare i danni della guerra e avviare la fase di ricostruzione che iniziò anche grazie agli aiuti americani e agli interventi della Cassa del Mezzogiorno ,allora diretta dal nostro conterraneo Ministro Pietro Campilli.
Ma l’opera della prima e seconda amministrazione Alessandri,della quale facevo parte come consigliere , non solo ebbe il merito di avviare la nostra ripresa economica ma anche quello di educare la gente all’esercizio delle regole di democrazia ,dimenticate dai più anziani e mai apprese dalle giovani generazioni.
Il secondo Sindaco Capitano Giacinto Giorgilli,ufficiale combattente della prima guerra mondiale e della campagna d’Africa Orientale,già vice sindaco di Alessandri ma in effetti svolse completamente le funzioni di Sindaco perchè Alessandri risiedeva a Roma e veniva a Fiuggi a fine settimana , ne continuò l’azione e l’opera di ricostruzione e si trovò ad affrontare la grande ed estesa nevicata del febbraio 1956 che provocò il blocco dei rifornimenti annonari e della circolazione .
Terzo Sindaco della nostra storia fu chi oggi ha l’onore di parlare ,già consigliere della precedente amministrazione,nel corso della quale aveva acquisito una certa competenza amministrativa, oltre a continuare l’azione delle precedenti amministrazioni nel completare ed avviare nuove opere pubbliche ,come la costruzione delle fognature e degli acquedotti,delle strade di collegamento con Arcinazzo e Canterno .Mi trovai subito di fronte al grande problema della scadenza contrattuale con la Società Anonima Fiuggi –Anticolana di Della Casa ,che gestiva le Fonti dal 1905 e quindi con l’incognita di un nuovo appalto. L’impegno per tale problema fu grande ,soprattutto per la resistenza della vecchia Società e per la legislazione mineraria che ci costrinse a continue dimostrazioni di piazza con la partecipazione popolare ,fino a giungere al nuovo appalto ,attraverso una gara ,alla quale parteciparono oltre dieci Società, che fu vinta dall’Ente Fiuggi di De Simone,che aveva fatto la migliore offerta e che in sostanza avviò la uova fase di affermazione e di espansione di Fiuggi,raggiungendo i migliori traguardi della nostra storia turistica e termale.
Certo,in questa occasione non posso dilungarmi in un racconto dettagliato sia del mio periodo che di quello degli altri Sindaci che ho anche raccontato e descritto nei libri “sessanta anni della nostra storia -1940-2000-“ e l'ultimo "La storia di Fiuggi " per cui consultandoli ognuno potrà apprendere le varie vicende che si sono succedute.
Il Sindaco che seguì il mio mandato fu l’On Renzo Silvestri,mentre io nel frattempo venivo eletto al Consiglio Provinciale di Frosinone e,prorio in questa veste ,benché avversari politici,istaurammo un rapporto collaborativo per la città,operando in sincronia per la risoluzioni di alcuni problemi.e questo conferma la verità della frase scritta sulla pergamena in relazione alla concordia. Silvestri fu un amministratore sagace e attivo,continuò e migliorò i rapporti contrattuali con l’Ente Fiuggi del Cav del Lavoro Francesco De Simone Niquesa che in tale clima di collaborazione fattiva costruì le nuove fonti,portò Fiuggi alla ribalta televisiva nazionale e internazionale espandendo il mercato delle acque fino a cento milioni di bottiglie vendute.
Nell’ultima fase del secondo mandato di Silvestri,fu eletto sindaco il suo vice De Marchis Felice che ne continuò l’azione .
A De Marchis seguirono i cosiddetti “Giovani Leoni”.come ebbi a definirli nel mio libro:Rolando Bonanni,Francesco Cellie e Fiorini Pio che con la loro intraprendenza,amore per il paese ,migliorarono notevolmente le condizioni ambientali e strutturali della città,curarono particolarmente gli interessi del Comune nei confronti della Società Ente Fiuggi,pretendendo da essa il rispetto delle norme contrattuali ,completarono opere pubbliche,incrementando il campo di golf.
Penna Rocco fu il Sindaco che realizzò in Italia il primo compromesso storico. Ovvero la collaborazione tra la Democrazia Cristiana ed il Partito Comunista che rappresentò un laboratorio di innovazione politica che successivamente fu attivato in molte amministrazioni locali e nel governo nazionale ,mettendo così fine alla contrapposizione ideologica .Ma Penna fu anche il Sindaco molto accorto al buon andamento dell’amministrazione e del suo apparato burocratico,dal quale pretendeva rispetto dei compiti ad esso attribuiti.
Seguì ,l’equilibrato e accorto Luigi Simeoni,già amministratore in precedenti amministrazioni che continuando nella collaborazione tra socialisti e democristiani ,si interessò a mantenere sani rapporti con l’Ente Fiuggi e dei grossi problemi del comune che di quelli quotidiani di tutta la gente.
Frascaro Antonio successe a Luigi Simeoni costretto a dimettersi per ragioni di salute,che dovette affrontare problemi inerenti ai rapporti contrattuali con l’Ente Fiuggi in relazione alla cointeressenza spettante al comune sul costo delle bottiglie,come pure risolvere i problemi della assistenza medica alla città con il potenziamento delle strutture di guardia medica e di pronto soccorso.
A questo punto a causa del litigioso rapporto tra la D.C il PS.I,il P.C.I. e le altre forze politiche in merito ai rapporti dell’Amministrazione Comunale con l’Ente Fiuggi, c’è una altalena di alternanza del seggio sindacale tra i due socialisti Frascaro e Fiorini che oltre ad interessarsi dei vari problemi della città,debbono sostenere il rispetto dei diritti del Comune da parte dell’Ente Fiuggi che cerca di lesinare sulla corresponsione delle royalty che gravano sulla vendita delle bottiglie di acqua. I due sindaci nella loro azione dimostrano vitalità e impegno anche se debbono operare in un clima di contrasti politici,risolvono il problema dell’acquedotto Vico,Fiorini dopo vari incontri,riesce a far concludere da Chales Forte l’acquisto del Palazzo della Fonte che ne effettua la ristrutturazione,dotando nuovamente Fiuggi di una prestigiosa struttura termale,nel frattempo a De Simone subentra Ciarrapico nella conduzione dell’Ente Fiuggi e c’è subito una ventata di rinnovamento nella politica imprenditoriale dell’Azienda e nella promozione .Il mercato dell’acqua in bottiglia cresce ,aumenta il livello occupazionale alle terme,si istituiscono i prestigiosi “Premi Fiuggi” che danno lustro al nostro centro termale .
Intanto si avvicina la scadenza contrattuale tra il Comune e l’Ente .Viene eletto sindaco Antonio Casatelli che auspica un rapporto collaborativo con l’Ente Fiuggi in previsione di un prolungamento della concessione, politica che viene contrastata dalla nuova idea dell’Acqua al Popolo,da parte delle sinistre.
Proprio su queste tesi si innescano atroci contrasti che determinano un clima di guerra civile nella città con gravi ripercussioni sulla gestione amministrativa che è soggetta a continue crisi culminate con le dimissioni da parte di Casatelli,in seguito alla mancata riappropriazione del complesso termale e l’aggressione subita nel corso di una violenta manifestazione .
Fortuna volle che in questo clima arroventato,venisse eletto Franco Rengo che con il suo prestigio professionale,il suo carisma e soprattutto con la sua mediazione riuscì a calmare,per quanto possibile l’ambiente , ma che, nonostante tutto, la sua amministrazione fu costretta ad ammainare la bandiera. A questo punto c’è la nomina di un commissario prefettizio nella persona del Vice Prefetto Riondino.
A novembre del 1991 ci sono le nuove elezioni,e,come nelle previsioni vincono le sinistre guidate da Giuseppe Celani che a distanza di due anni anche questa amministrazione pone fine al suo mandato con una nuova nomina prefettizia nella persona del Vice prefetto Francesco Cappelli.A giugno 1994 nuove elezioni e ancora prevale l’idea dell’Acqua al Popolo,con Giuseppe Celani ,che a maggio del 1995 è costretto alle dimissioni sempre causate dai contrasti con l’Ente Fiuggi di Ciarrapico,Nuovo commissario prefettizio nella persona del Vice Prefetto Francesco Vetrano,
Elezioni del novembre 1995 e scontata vittoria di Giuseppe Celani che finalmente può riappropriarsi delle Fonti e avviarle verso una gestione pubblicistica con la creazione di una Azienda Speciale-ASTIF-
Celani realizza importanti opere pubbliche ma nel frattempo comincia a subentrare una crisi nel campo termale e commerciale che porta l’Azienda ad accumulare deficit ripercuotendosi su tutta l’economia della città e del bilancio comunale,per cui nelle elezioni dell’aprile 2000 la lista “Salviamo Fiuggi” guidata da Virginio Bonanni vince le elezioni e all’insegna del suo slogam cerca di far fronte alla grave crisi economica e finanziaria dell’Azienda Comunale delle Terme sulla quale piovono richieste di pagamento che non possono essere accolte per mancanza di liquidità e quindi si minaccia il fallimento che Bonnani riesce ad evitare con un concordato preventivo giudiziario ricorrendo al finanziamento da parte della Società San Gemini ,gestrice del reparto industriale,attraverso due piani finanziari denominati Pinto Uno e Pinto Due . Proprio il Pinto Due è il piano più contestato che ha determinato violenti contrasti e contese giudiziarie che ancora continuano
Le due consiliature della lista “Salviamo Fiuggi” sono state caratterizzate dal tentativo di evitare il fallimento dell’Azienda termale e congiuntamente al dissesto del Comune,augurandoci che tali evenienze siano state definitivamente allontanate permettendo così alla prossima Amministrazione di dedicarsi ai vari problemi della città per avviarla verso un nuova fase di sviluppo e di benessere morale e sociale.
Mi sia consentito al termine di questa incompleta e insufficiente rievocazione storica,chiedendone scusa per la mancanza di spazio consentito dalla circostanza,di rivolgere un pensiero riconoscente a tutti gli amministratori comunali che hanno prestato la loro azione con la più schietta convinzione di operare per il bene del paese e della collettività,ed il cui giudizio morale che ad ognuno di essi viene momentaneamente attribuito dalla pubblica opinione, deve aspettare l’indispensabile trascorrere del tempo per essere definitivamente formulato,considerando che la vera storia di un’epoca e di una persona viene scritta dopo molti anni.
Carlo D'Amico
Nel 2015 Carlo D'Amico è scomparso e non ha potuto seguire più le vicissitudini della sua amata Fiuggi. La consiliatura seguita dal Sindaco Martini è terminata prima a causa della sfiducia di gran parte dei consiglieri e quindi i programmi ed in particolare quelli riguardanti il risanamento delle Fonti è rimasto in sospeso e ripreso dall'Amministrazione guidata da Alioska Baccarini con la sua coalizione "Fiuggi Insieme" che vedrà scadere il suo mandato nel maggio del 2023. Durante il suo mandato ha posto le basi per riaffidare le Terme ed il reparto industriale ad una nuova società dopo il risanamento dell'azienda termale. Inoltre ha affidato alla stessa società i reparti sportivi e quelli legati al benessere.
carlodamicofiuggi@alice.it