34) Memorie della Valle Anticolana di 250 anni fa 19 dicembre 1772

250 anni fa la notizia che il giorno dell’Immacolata del 1772 il finimondo si abbattè sulla Valle Anticolana provocando ingenti danni tra cui alla "parva domus" della Madonna della Stella , alla chiesa di Acuto ed al Campanile di Anticoli. Oltre il parroco di Acuto ne diede notizia anche Francesco Bastary da Anticoli. Molti particolari sono riportati nel volume della Madonna della Stella di Felice D’Amico, negli archivi diocesani e in quelli colonnesi. Dalla terra di Anticoli riferirono "La mattina del giorno del 8 corrente : Festività della Santissima Concezione si fè un gran tempo oscuro , nel mezzo giorno incominciò a tuonare e nel termine di un’ora in ogni quarto di essa caddero in questo campanile saette a guisa di cinque archibugiate unite ad un gran ramo di fuoco che staccarono una gran pietra da detto Campanile, la quale cadde nel tetto della stanza contigua a questa nostra abitazione che demolì quasi tutto il tetto di detta stanza e spaccò nel mezzo un trave nuovo che non era un mese vi era stato posto, or consideri l’Eccellentissima Vostra in qual pericolo fui da Maria Santissima liberato. Nella stessa ora trovavasi a predicare un santo religioso nella terra di Acuto… mentre dalla terra di Acuto così riferirono “Il dì 8 dicembre 1772, giorno dedicato all’Immacolata Concezione della Madre di Dio alle ore 17, mentre il Padre Bonaventura da Alatri, cappuccino, stava sul pulpito predicando al numeroso popolo (nella Chiesa di San Nicola) ed io che ho scritto questa memoria, stavo seduto alla sedia del celebrante; letto il Vangelo della messa un fulmine entrava alla porta piccola della chiesa e caddero a terra tramortiti un ragazzo e altri uomini. Accorsero due sacerdoti, cadde un altro fulmine e toccò varie persone senza far danno a nessuno; intanto tutto il popolo intimorito gridava a Dio e a Maria Vergine: misericordia. Il suddetto Padre predicatore cessò allora di predicare per le gran voci e pianto del popolo. In questo frattempo uno dei sacerdoti pigliato il Legno della Santa Croce dall’armadio in cui si conservava, lo pose all’altare e leggendo il medesimo alcuni Esorcismi si quietò il popolo e così finita la predica e la messa cantata cominciai a intonare le litanie dei Santi. Un’altra pioggia con un altro fulmine entrò come gli altri due antecedenti per la porta piccola, ed ecco di nuovo il popolo con gridi e pianti a raccomandarsi alla Divina Misericordia. Doppo qualche tempo, quietato il popolo, furono di nuovo intonate le Litanie, e colla benedizione della santa Croce finì tutto. Il resto del giorno fu libero e da piogge e da fulmini: non così la notte; poiché sulla mezzanotte ricominciò a farsi sentire il cielo con lampi e tuoni, e saette e fulmini fino alle ore due con pioggia a secchi a segno tale che sembrava un saggio di quei giorni ultimi del mondo, e cadde la Chiesa della Madonna della Stella nella tenuta di Porciano, un alluvione sopraggiuntavi di sopra con terra e alberi e vi restò morto l’Eremita, che dormiva sotto il pavimento a volta della Chiesa, e fece grandissimo danno alle campagne seminate, portò via suolo, offese campanili, annegò più animali pecorini…"