I tesori di Speranza e del Cavalier d'Arpino conservati nella chiesa di San Biagio si arricchiscono di un'altra opera d'arte


La chiesa di San Biagio nonostante che ormai la si conosca molto bene in tutti i suoi particolari continua a svelarci capolavori d’importanza impensabile.  La tela di San Gregorio posizionata tra l’indifferenza di tutti in alto nella parete d’entrata e non si riesce neanche a vederla nella sua interezza. Bisogna salire nel soppalco dove è posizionato l’organo per poterla ammirare da vicino. La tela in effetti è la copia più importante tra quelle oggi esistenti di quella originale del Carracci, il noto pittore del 500, padre della pittura barocca italiana. San Gregorio Magno prega per le anime del Purgatorio. Prelevata dai commissari napoleonici nel 1800 per essere inviata a Parigi, fu intercettata a Genova da Camuccini che la dirottò verso Londra dove fu acquistata da Lord Radstock, per entrare quasi subito nella collezione Bridgewater. A Bridgewater House il dipinto andò perduto durante il secondo conflitto mondiale, insieme ad altri dello stesso Annibale Carracci. Oggi nel mondo dell’arte si sta ponendo molta attenzione alle copie di dipinti importanti andati perduti ed appunto uno di questi è quello del Carracci conservato nella nostra chiesa. L’attenzione sulla tela è stata posta dalla storica e ricercatrice svizzera Celia Zuber  con la quale l’Associazione Culturale Carlo D’Amico ha iniziato ad interessarsi. In considerazione dell’importanza della tela è stato invitato lo storico funzionario del Mibact, Lorenzo Riccardi, ad effettuare un sopralluogo durante il quale è stato proposto dallo stesso la pulitura ed il  restauro dell’opera. Ad oggi si stanno approfondendo altre particolarità e presto verrà programmato un convegno per illustrare l’importanza di questa opera d’arte in accordo con la Soprintendenza, l’assessorato alla Cultura e la Confraternita del SS. Sacramento e dell'Immacolata della Chiesa di San Biagio.

San Gregorio Magno copia della tela del Carracci conservata nella chiesa di San Biagio