A 40 anni dall’abolizione...Che nostalgia !

A circa 40 anni dall’abolizione delle Aziende Autonome del Turismo sentiamo quasi la loro mancanza.

E’ vero che la loro istituzione del 1926 iniziava a mostrare segni di vecchiaia e sicuramente andavano rigenerate. Ovviamente con l’introduzione delle Regioni lo Stato preferì demandare tutto a livello territoriale con la creazione delle Aziende di Promozione Turistica  e i cosiddetti IAT uffici di Informazione e Accoglienza Turistica . Da questo punto in poi tutto è diventato tutto più complicato ed il meccanismo ha subito indubbiamente più difficoltà per la promozione del territorio, soprattutto per quei territori leader del turismo come Fiuggi i quali sono stati sottomessi a logiche politiche provinciali più accentuate che ne hanno snaturato i significati di caratterizzazione del luogo anche per mancanza di piani strutturali di programmazione e gestione a lungo termine. Ed ancora oggi si sta risentendo di tali mancanze. E’ nel 1970 che con l’introduzione delle regioni iniziano, mediante l’art. 17 della Costituzione, riforme che rendono il settore turistico sempre più decentrato. Una nuova organizzazione turistica si consolida con la legge quadro n. 217 del 17 maggio 1983. Vengono costituiti a livello nazionale il Comitato consultivo e il Comitato esecutivo, e a livello regionale le Aziende di promozione turistica, che a loro volta istituiscono gli Uffici di informazione e accoglienza turistica (IAT).

Un po' di storia

Nel 1994 , dopo il referendum dell’anno prima, le competenze del turismo passano alla presidenza del Consiglio, dove viene istituito un apposito dipartimento, Nel 1995 viene trasformato definitivamente in legge dopo essere stato reiterato 11 volte, il decreto che riordina il turismo, confermando il dipartimento presso palazzo Chigi, ma affidandone la gestione politica a un sottosegretario presso la presidenza del Consiglio. Nel 1999 Il dipartimento del Turismo a palazzo Chigi viene cancellato e al suo posto viene creata una direzione generale per il Turismo al ministero dell’Industria. Nel 2001 Il nuovo ministero della Attività produttive assorbe le competenze in materia turistica. La riforma della legge quadro sul turismo con l'emanazione della legge 135/2001 prevede tra l’altro i Distretti Turistici che sono promossi da soggetti pubblici o privati che dovranno attuare interventi infrastrutturali, sostenere l'innovazione tecnologica, promuovere il marketing e sostenere la riqualificazione delle imprese turistiche.

Da questo momento in poi le peripezie della governance sul turismo sono note. Verrà affidato al Ministero dell’agricoltura fino ad arrivare al ministero dei beni culturali e la storia continuerà ancora…..

La città di Fiuggi ebbe la sua Azienda di Cura Soggiorno e Turismo nel 1927 a seguito appunto del  decreto del 1926. Questo determinò più tardi l’obbligo della città a dotarsi di un Piano Regolatore la cui programmazione su affidata proprio all’Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno  e Turismo.

Una vita di impegni turistici

Quanti hanno vissuto questa realtà potranno testimoniare la funzionalità e l’importanza di tale organismo per la città. Tante furono le azioni e le iniziative appannaggio dell’Ente dalla programmazione turistica ed eventi di portata internazionale ,come il Concorso Ippico alla determinazione di proposte importanti come quella nel 1966 della formazione di un consorzio di sviluppo turistico ed ambientale del Lago di Canterno.

Le Pro Loco ovvero a favore del luogo

Con la trasformazione subita, l’importanza della promozione dei luoghi turistici viene delegata alle sole Pro Loco anche se più anziane delle Aziende di Soggiorno ( la prima Pro Loco sembra essere stata istituita nel 1881) che svolgono un’azione meno autonoma e più condizionata alle programmazioni regionali a causa della dipendenza anche economica con i progetti che annualmente le Regioni propongono.

Le pro loco più illuminate che lavorano seriamente, costituite da molti soci che hanno in comune la passione, le idee e programmi per il proprio territorio riescono a sopravvivere e diventare punto di riferimento della vita turistica cittadina. La maggior parte invece di esse vive all’ombra degli Enti Comunali e sovraccomunali per assenza di caratteristiche ben definite e di finanziamenti per il loro funzionamento. Praticamente soffrono di una mancanza di garanzia per il loro funzionamento come avviene per altri Enti in quanto la forma di costituzione è affidata al volontariato ed all’associazionismo.

Anche se i fasti del passato possono sembrare anacronistici rispetto ad oggi è importante prendere spunto dall’esperienze e dalla storia trascorsa per costruire il futuro che sicuramente potrà basarsi su altri aspetti di promozione turistica agevolati anche dalle tecnologie e comunicazioni propri della modernità.

E' ora del riscatto per l'intera città

Ora all’alba di una nuova visione dichiarata dal Sindaco ed acclamata da molti operatori e cittadini relativamente alla formazione di un nuovo organigramma della Pro Loco  sarà necessario dotarsi di motivazioni, passione, volontà ed organizzazione per ricostruire questo organismo importante, assente ormai da tantissimo tempo dalla scena turistica della città.

Auspici per il lavoro futuro

Un augurio a tutti gli associati e a tutti coloro che daranno vita al nuovo organismo per un futuro di rinascita. Sappiamo anche del lavoro appassionato svolto dall’amico Alfonso De Santis per aver dato l’input ed un grande aiuto per la realizzazione dei locali della Pro Loco Fiuggi e con lui anche altri concittadini che hanno dato il loro contributo incondizionato e volontario.

Buon Lavoro !