Avete mai pensato di vedere FIUGGI attraverso un CORRIDOIO ?

Quando iniziai il mio percorso di architetto in quel di Firenze e mi interessai del mio territorio nell’esame di Urbanistica  un elemento sul quale si fermava l’attenzione di tutti era su quella linea marcata che tagliava il territorio di Fiuggi in due parti. La linea onnipresente ogni qualvolta che si discuteva di territorio con i docenti era quella rimarcata dal cosiddetto Fosso del Diluvio che i “maledetti toscani”, per ingentilirlo, chiamavano Torrente. Tante sono state le analisi, gli studi e le proposte che venivano fuori dal cilindro ogni qualvolta si buttava uno sguardo sulla cartografia di Fiuggi in cui gli occhi finivano sempre nel Fosso! La linea diventò teoricamente una tangenziale Mi si diceva: “cosa prevede in questo tratto di città il nuovo Piano Regolatore?” ed io puntualmente rispondevo una strada a scorrimento veloce, tipo tangenziale. Era questa la destinazione che Ingrami, Palpacelli ed all’inizio Zevi e Caronia, grandi luminari dell’architettura, avevano previsto lungo quella linea di divisione della città come se si volesse trattare un’area metropolitana! Ovviamente le perplessità da parte del gruppo di revisione erano molteplici. Quando un po' di anni dopo mi imbattei ad operare concretamente sul territorio elaborai di nuovo, dopo tanta sedimentazione, il concetto di quella linea che iniziai mentalmente a colorarla di verde. Avevo visto in giro per l’Italia situazioni simili in cui solchi d’acqua cittadini avevano migliorato carattere e fisionomia. Per esempio possiamo vedere un’altra città termale: Merano che negli anni ottanta ha rivalutato a livello turistico tutto il suo torrente Passirio. Certo ci sono situazioni diverse ma proporzionalmente simili. Il solo concetto ecologico salverà Fiuggi Abbiamo poi ipotizzato anche insieme ad altri colleghi negli anni Novanta e recentemente con il Laboratorio la funzione di collegamento verde di questa linea che congiungesse Fiuggi Fonte con Fiuggi Città attrezzando un percorso naturale a fondo valle rigenerandolo con attrattori naturali, collegamenti pedonali e ciclabili e con spazi intermedi, ove possibile, riqualificati con attività naturali e culturali sostenibili indirizzati alla conoscenza ed all’approfondimento del nostro territorio. Concetto questo che sarebbe auspicabile farlo passare in occasione della revisione del nuovo strumento urbanistico. [caption id="attachment_149" align="aligncenter" width="351"] Il tessuto urbano ed il solco di divisione[/caption] Lavori in corso Ora, proprio in questi giorni, grazie alle opere di bonifica e ripulitura messe in atto dall’Amministrazione pubblica, abbiamo notato, come riordinando le sponde di questo solco, fosse effettivamente possibile immaginare una nuova visione di Fiuggi sfruttando questa linea che chiamerei CORRIDOIO ECOLOGICO. [caption id="attachment_141" align="aligncenter" width="554"] Lavori in corso[/caption] Gli auspici per l’apertura del CORRIDIO verde L’opera che si sta eseguendo effettivamente potrebbe aprire l’idea auspicata da sempre in sostituzione della famigerata strada tangenziale prevista dal piano urbanistico irrealizzabile e fuori luogo. Un corridoio che collegherebbe la Riserva Naturale del Lago di Canterno ai vari percorsi che portano direttamente al Parco dei Monti Simbruini o  alle pendici di Campo Catino passando per “Tefuci” o salendo per “l’Acqua dei Nervi”. Sarebbe a questo punto auspicabile da parte di tutti di prendere coscienza e consapevolezza dell’utilizzazione sostenibile e  più intelligente di questa nostra risorsa .   [caption id="attachment_147" align="aligncenter" width="438"] Il corridoio ecologico inserito in una visione sostenibile del territorio[/caption]