Buon Compleanno Teatro Carlini !

Sono trascorsi centodieci anni da quel giorno di festa in cui fosti inaugurato il 19 agosto 1911

L’inizio del turismo moderno nella nuova città di Fiuggi si identifica con la realizzazione del Grand Hotel-Teatro- Casinò di Piazza dell’Olmo voluto dall’Ing Celestino Carlini, all’epoca consigliere comunale di Anticoli, e inaugurato 110 anni fa, precisamente il 19 agosto 1911 ed inaugurato dall'allora Presidente del Consiglio Giovanni Giolitti. Da quando si sono aperti i suoi battenti infinite sono state le storie che queste mura potrebbero raccontare. Già l’origine della storia costruttiva ha particolarità e vicissitudini di grande interesse: Il Carlini che fa parte della famiglia di imprenditori romani che parteciperà alla realizzazione dell’altare della patria, cederà l’area a Giuseppe “Peppino” Girani che nel 1911 aprirà i battenti dell’Hotel. Girani venderà in seguito l’immobile alla famiglia Federici. Per la sistemazione dell’area e delle pertinenze del Grand Hotel vengono comunque acquisiti anche altri terreni privati tra cui alcuni di proprietà dei miei antenati. La famiglia D’Amico con atto del 11 gennaio del 1893, infatti, aveva ceduto 770 mq di terreno al sig. Benedetto Terrinoni che successivamente lo girò alla Società Alberghi e Terme per la realizzazione di aree ed edifici da asservire al Grand Hotel insieme ad altri piccoli appezzamenti sempre di proprietà della famiglia D’Amico. La prima pietra dell’importante opera ,progettata del noto architetto Giovanbattista Giovenale, viene posta nel 1908 (c’è da dire però che il materiale pubblicitario di promozione del Grand Hotel comincia a girare già nel 1906)  e l’ultimazione è portata a termine nel 1910. Il complesso edilizio è realizzato con una struttura in cemento armato, novità straordinaria in questo periodo per le località della provincia italiana. Il calcolo e i disegni della struttura in cemento armato vengono eseguiti dall’Ing. Guidi antesignano dell’ingegneria italiana moderna, padre del noto Professore Ingegnere Carlo Cestelli - Guidi, figura di spicco del panorama italiano del XX secolo, docente di tecnica delle costruzioni presso la facoltà di Architettura di Roma ed autore di opere importanti nel campo dell’ingegneria strutturale oltre che trattati scientifici. Giuseppe ‘Peppino’ Girani volle al suo fianco per la gestione del ‘Cercle Privèe des Etrangers’ nei cui ambienti si poteva giocare d’azzardo, una società francese diretta da Monsieur Epinad e da Monsieur Tibon. A gestire invece il teatro, dedicato all’ingegnere Carlini, Girani, già proprietario di due prestigiosi Hotel romani, contattò l’impresario Luigi Castelli che lo vedremo fotografato  a Fiuggi accanto a Petrolini.

Arch. Giovan Battista GiovenaleProgetto originario dell'area del teatro

Grandi nomi dello spettacolo, del teatro, del cinema e della musica hanno contribuito a rendere questo luogo fantastico. tra cui Ruggero Leoncavallo, Tito Schipa, che debutta per la prima volta proprio in questo teatro, Titta Ruffo, Ettore Petrolini, Trilussa al secolo Alberto Sallustri, Vittorina Lepanto, Anna Fougez, Pina Menichelli, Gabriella Besanzoni, Bianca Stagno Bellincioni, nonché i divi del teatro di allora: Armando Gilli, Pasquariello, Alfredo Del Pelo, Alfredo Bambi, Raffaele Viviani il celebre trasformista Leopoldo Fregoli. Né mancano i nomi più noti del giornalismo italiano da Salvatore Barzilai, Ad Alfredo Bergamini, da Tullio Giordana a Luigi Cesana da Tommaso Smith a Matilde Serao. In tempi più recenti Vittorio De Sica che ha debuttato in questo teatro, Renato Zero, Pippo Franco oltre importanti convegni tra cui il primo simposio sulla sostituzione del cuore con i grandi luminari della medicina come Barnard e Stefanini ed ancora molti altri noti personaggi.

Giolitti seduto ad un bar del centro storicoFoto di Gruppo davanti al teatro ancora in costruzioneCuriosi in Piazza dell'Olmo davanti al TeatroBarnard

Tante sono state le vicissitudini durante tutto questo tempo che lo hanno visto chiudere varie volte.Durante l’ultima guerra fino alla fine degli anni sessanta allorquando il comune decise di acquistarlo, poi durante i lavori di restauro negli anni Novanta ed in ultimo nel 2018 per adeguamento alle  norme sulla sicurezza ma anche a causa di una mancanza di un piano di manutenzione che hanno visto degradarsi mostrando danni architettonici e funzionali.

Il complesso, nonostante le varie vicissitudini subite come il periodo di abbandono, la requisizione da parte delle autorità dello Stato per destinarlo a centro raccolta internati “tripolini”, prima, poi di prigionia degli inglesi da parte dei tedeschi, ancora a smistamento profughi del fronte di Cassino ed infine ad ospitare gli Uffici della Provincia di Frosinone, trasferita a Fiuggi, durante gli anni 1944-1945 si è conservato abbastanza bene. Il complesso viene ristrutturato negli anni 67/70 dall’impresa Francesco Paroli con progetto dell’architetto Franco Palpacelli. A Franco Palpacelli vengono affiancati l’architetto Ivo Battelli e l’ingegnere Edoardo Ridolfi che si occupano della ristrutturazione dell’edificio ricettivo. La struttura del teatro viene ancora rinnovata nel 1998 su progetto dell’architetto Anelinda Di Muzio.

Finalmente nel 2019 sono arrivati fondi ministeriali relativi alla messa in sicurezza del territorio impiegati anche per la ristrutturazione del Teatro. Il progetto programmato dall’attuale Amministrazione Comunale è stato eseguito dal team di professionisti locali: Arch. Dario Celesti, Arch. Gianluca Perosi , Ing. Maurizio Basili con la Direzione del sottoscritto ed  è stato appaltato alla società Appalti e Servizi s.p.a. di Roma che ha iniziato i lavori a Dicembre scorso.

Tutto ciò rappresenta senz’altro un evento importante sia per la preservazione di un bene storico, tra l’altro sotto tutela del ministero, e sia per la speranza che, sconfitto questo virus invisibile, potremo tornare a socializzare in un luogo che ha rappresentato il punto di riferimento culturale e turistico più importante dei nostri avi e dei nostri genitori.