Fiuggi e l’ARCHE’ dell’acqua

La " dannazione di Fiuggi"

Le Fonti sembrano racchiudere un indissolubile binomio: ”Dono della natura perla dannazione dei fiuggini”. Intendiamoci. Dannazione per le contumelie politico amministrative che esse comportano, una benedizione per la ricchezza che da esse si diparte. I presocratici definivano l’acqua l’ARCHE’ di tutte le cose e, certamente avevano ragione, per Fiuggi l’acqua è stata l’ARCHE’ della nostra esistenza, della nostra vita e del nostro sviluppo, congiuntamente alle controversie il cui possesso e sfruttamento comporta. Illo tempore, ovvero in principio, al primo apparire dell’uomo sul nostro territorio,suscitò tante lotte individuali e di clan perché le acque, che allora scorrevano garrule e libere lungo rivi e ruscelli, fossero esclusivamente disponibili all’uno all’altro clan. Successivamente, con l’evoluzione dei tempi e la crescita del concetto di proprietà,le acqua furono oggetto di regolamentazioni giuridiche per cui, oggi, il loro possesso ed il loro uso, sono regolamentati da precise leggi dalle quali non si può prescindere.

I privilegi

Per una serie di fortunati avvenimenti le sorgenti Fiuggi, a differenza di tutte le altre, esistenti in Italia, che sono di proprietà dello Stato ed oggi delle Regioni, sono state concesse perpetuamente, con appositi decreti, alla disponibilità del Comune di Fiuggi.Così sarà anche per il futuro. Infatti in questo periodo già si stanno riscaldando gli animi, come avvenuto in passato,  per strutturare il prossimo  futuro del comparto termale che sarà legato al rinnovo della concessione per lo sfruttamento minerario delle acque minerali.

I Decreti storici della concessione

Per comprendere ciò che stiamo dicendo riassumiamo sinteticamente le cose: Il R.D. 29 luglio 1927 n. 1433, sancita la demanialità dei prodotti del sottosuolo, comprese le acque minerali, ne disciplinava la ricerca e la coltivazione, abrogando le precedenti disposizioni legislative. In conseguenza, il Comune con D.M. 9 settembre 1929 del Ministero dell’Economia Nazionale, ebbe la concessione perpetua della sorgente Fiuggi Bonifacio VIII e, con decreto ministeriale 28 febbraio 1931 del Ministero delle Corporazioni, anche la concessione perpetua della Sorgente Anticolana.

Le suddette concessioni furono riunite in una sola dal D.M. delle Corporazioni del 14 luglio 1936. Con lo stesso decreto, al Comune di Fiuggi, era concesso per 90 anni, il bacino idrogeologico di alimentazione delle sorgenti con estensione al territorio dei comuni di Torre Cajetani, Trivigliano, Porciano-Ferentino ed Acuto.

Quali prospettive future ?

Ed ora all’approssimarsi della scadenza , considerando altresì anche l’andamento turistico termale non soddisfacente, è normale che le tematiche riemergano. Ovviamente rispetto al 1936 molte cose sono cambiate anche con l’introduzione delle deleghe alle regioni ma la sostanza non cambia. Ovvero la regione come allora il ministero giocherà una parte importante che influenzerà il futuro termale e turistico della città.

Città del benessere e della salute ?

Sarebbe auspicabile che ci siano programmi ed obiettivi ben chiari e definiti unitamente a risorse per la realizzazione di un piano a lungo termine per l’intero territorio. Certo non avremmo un accordo come nel 29 o come la prima concessione con cui ci furono investimenti per le infrastrutture necessarie alla modernità ma sicuramente potremmo cercare di ottenere investimenti per la riqualificazione del settore termale e per la trasformazione di Fiuggi a città del benessere e della salute e perché no un riconoscimento sanitario delle terme che riammetta le cure idropiniche nel settore delle agevolazioni e convenzioni del sistema sanitario nazionale. Si parla già di accordi di programma e questa sarà ancora una partita tutta da giocare per la città termale affinchè non continui la ”dannazione dell’acqua”