La mappa di un nuovo viaggio nella gestione delle terme

Storiche RiPremesse e RiPartenze

All’indomani della presentazione della nuova società (cordata a cui hanno aderito Maurizio Stirpe, Francesco Borgomeo, Nicola Benedetto e Gianfranco Battisti)  che gestirà le terme e tutti gli asset di proprietà comunale relativi al benessere ed allo sport tanti sono i pensieri che pervadono la nostra mente. Il percorso tracciato dai nuovi gestori a cui va il nostro augurio di buon lavoro è un percorso che per certi aspetti risulta scontato. Gli assiomi a cui si affideranno sono quelli affrontati fin dalla nascita del turismo fiuggino e a cui si è sempre “pensato”. Se ci voltassimo un po’ indietro ci accorgeremo che i programmi nel tempo sono sempre stati simili ovvero quelli che si basano sulla posizione geografica di Fiuggi, sull’importanza, sulla notorietà e aull’habitat dei luoghi che circondano la città termale, sulle attrezzature , sui servizi ed sulle dotazioni del territorio, sui rapporti di rete con il circondario, sulla mobilità e sulle  proprietà mediche e scientifiche dell’acqua Fiuggi. Certo negli anni 70 lo sviluppo e la conoscenza di tutto ciò era diversa ma sostanzialmente le argomentazioni sono state sempre le stesse.

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Consapevolezza e cultura

Negli anni molti obiettivi sono stati raggiunti, sicuramente uno di questi è la consapevolezza e la conoscenza del territorio. Quello che invece è mancato è stato un piano strutturale a medio e lungo termine accompagnato da un piano operativo che in passato non ha trovato quasi mai la giusta sinergia tra pubblico e privato aggravato da una cultura del turismo che non sempre combaciava con la ricchezza economica. La nuova gestione dovrà, secondo noi, provare a superare quest’ultimo gap e coinvolgere l’intera città nelle scelte che dovranno avere ricadute sul territorio e stabilire in concreto un piano di interventi per realizzare quanto enunciato nella conferenza del 28 gennaio la cui stesura, considerate le capacità dei manager e degli imprenditori del gruppo, potrebbe concretizzarsi quanto prima. Dunque, il territorio, le vedute, le questioni, secondo noi sono sempre le stesse di cinquant’anni fa  il salto qualitativo sarà dovuto solamente alla tempestività ed alla programmazione a medio raggio degli interventi oltre al coinvolgimento della “Comunitas”.

Fiuggi Città della salute e del benessere

Un’attenzione merita invece il ”mantra” sul quale la città dovrebbe marciare. Bene il turismo culturale, bene quello sportivo, bene ogni campo, come è stato illustrato durante la conferenza ma in primis secondo noi è “ Fiuggi città della salute e del benessere” all’interno di un sistema eco turistico con l’acqua che dovrà riprendersi il ruolo fondamentale, certamente non più “solo“ thermos e bicchieri ma visioni olistiche del benessere costruite sulla persona. Quindi un obiettivo da raggiungere è il recupero del benessere psicofisico delle persone e generare una riqualificazione turistica che ruoti intorno all’acqua che assumerebbe il volano per la creazione di una filiera nel campo storico, paesaggistico, termale ed ambientale. Il territorio già in un passato più o meno recente attrasse, grazie alla conoscenza terapeutica delle acque, famosi personaggi: da papa Bonifacio VIII, la cui sede papale si trovava ad Anagni, a Michelangelo Buonarroti; dalla casa reale italiana al Presidente Giolitti; da Valdoni a Barnard illustri professori nel campo medico. Oggi le terme, dopo il loro “divorzio” dall’assistenzialismo sanitario e dal mutamento delle abitudini insieme alla crescente crisi economica hanno bisogno di trovare nuove soluzioni legate al benessere psicofisico delle persone visto in modo olistico per offrire pause rigeneranti sia del corpo, del fisico che della mente, cercando di accompagnare i fruitori in un soggiorno che abbracci aspetti turistici collaterali o direttamente collegati all’elemento acqua. Un percorso dunque legato all’acqua che assuma significati anche storici, culturali e ludici. Le terme del territorio circostante insieme alle altre quindici terme della regione Lazio hanno senz’altro tutte le prerogative suddette ed insieme potranno interagire per un ampliamento dell’offerta per ulteriori fruitori. Il settore termale nazionale è un circuito ancora in fase di costruzione, in quanto l’attuale offerta di servizi termali opera in maniera poco aggregata con una logica di rete regionale in crescita, ed è attualmente poco inserita nei principali circuiti del turismo nazionale ed internazionale.

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Rigenerazione

In tutto l’insieme delle questioni non è da sottovalutare neanche il ripensamento della città che dovrà avvenire attraverso una rigenerazione in cui si dovranno incentivare investimenti per recuperare il patrimonio alberghiero in disuso nella sua originale destinazione e con destinazione  attinente sempre alla salute ed al benessere della persona. Infatti qualora tutto dovesse ripartire la città potrebbe non offrire la giusta ricettività. Argomento, questo, complesso a cui si è fatto cenno durante la presentazione. Il  Comune affrontando tale argomento  dovrebbe ragionare sul modo di agevolare la riapertura e la rigenerazione di tali strutture anche attraverso una detassazione delle attività dismesse e premialità sulle rigenerazioni sostenibili.

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Rapporti territoriali

Ancora, su quanto asserito dal presidente Stirpe a proposito dell’isolamento di Fiuggi dal territorio circostante  siamo perfettamente d’accordo riconoscendo anche la necessità di mettere a punto un sistema territoriale ma  la città termale ha bisogno però di  riprendersi  il ruolo leader del turismo Ciociaro anche al fine di trainare le altre località che altrimenti ne soffrirebbero. Infine, la mobilità e i collegamenti partiti “sparati” dal lontano 1917 con il trenino Roma Fiuggi si sono persi per strada. Non si è mai riusciti a perseguire una politica sulla mobilità efficiente. Per alcuni versi siamo ancora terzo mondo quando scendi dal treno ad Anagni la Domenica e giorni festivi e non hai la coincidenza con Fiuggi! L’intervento dell’ex A.D. di Trenitalia Gianfranco Battisti ci sembra pertinente augurandoci che ogni movimento per la città termale diventi sempre più fluido e sostenibile.
Buon lavoro !