La nostra città e le visioni future per recuperare l’anima dei suoi luoghi.

Il territorio di Fiuggi , prima di essere un insieme di case e di edifici separati da spazi più o meno ampi, più o meno verdi, prima di essere un insieme di servizi e di funzioni, è un tessuto di relazioni umane, sociali, economiche e culturali basate soprattutto sull’ accoglienza del “ forestiero” . Fattori questi che sino agli anni settanta hanno portato ricchezza economica . Ricchezza economica che ha fatto passare in secondo piano l’aspetto culturale. Infatti le due cose si sono evolute in maniera inversamente proporzionale.
Questi fattori hanno avuto indirettamente una influenza negativa sul territorio che negli anni 2000 ha raggiunto secondo me gli effetti peggiori.
Insieme alle tematiche edilizie e architettoniche, insieme alla struttura urbanistica, occorre considerare in questa analisi le reti di relazioni che si creano e che si disfano, si allentano e si tendono per effetto della costruzione della città fisica.
Per questo, l’auspicata nuova programmazione urbanistica dovrà tenere conto di alcune finalità che dovranno incominciare a svilupparsi, prima della sua adozione, attraverso la sensibilizzazione del territorio tenendo presente i seguenti indirizzi:

1) Migliorare la qualità urbanistica ed edilizia in maniera da distinguere e connotare il tessuto urbano di Fiuggi rispetto al territorio limitrofo.
Sviluppare un’azione concentrica su una pluralità di fattori ed in articolare:

2) Adeguare momentaneamente gli interventi edilizi al  R.E. e le NN.TT.AA. e sviluppare nel frattempo azioni correttive delle stesse anche tramite lo strumento della “rigenerazione urbana” in modo da renderle più chiare e comprensibili;

3) Far rispettare gli standard a verde e a parcheggio per ogni unità abitativa;

4) Introdurre un abaco tipologico per le nuove costruzioni e per il rifacimento delle vecchie attraverso gli strumenti esistenti e i nuovi che nel frattempo saranno sviluppati;

5) riqualificare attraverso norme e progetti ad hoc il patrimonio esistente e/o degradato:

Il tessuto urbano ed il solco di divisione

- introdurre norme di anticondominializzazione (l’incremento di grandi condomini hanno influenzato negativamente la città turistica e la vita sociale dell’ultimo periodo);
Anche le finalità immateriali da perseguire dovrebbero considerare:
a) la costruzione di reti di relazioni a livello intragenerazionale ed intergenerazionale;
b) la promozione dell’adozione nei comportamenti individuali e collettivi di nuovi stili di vita.
Il contenuto del Piano dovrà in primo luogo ridimensionare le previsioni del Piano vigente che ha considerato una fruizione per la città di circa 40.000 abitanti tra residenti e fluttuanti negli anni 80. Previsioni  assolutamente fuori luogo che hanno dato la possibilità a massicce edificazioni residenziali con programmazioni anacronistiche riferite al mondo ed alla cultura degli  anni 70.
Basti rifarsi all’analisi fatta nel Piano Regolatore redatto nel 1968 per comprendere l’anomalia. Il PRG è stato progettato per un insediamento urbanistico di circa 40.000 abitanti. Sono trascorsi più di 50 anni e i residenti si sono fermati a poco più di diecimila unità mentre i residenti fluttuanti unitamente alle stanze di albergo sono diminuiti.

Un PRG che la storia ha fatto rilevare agnostico e poco specifico per lo sviluppo turistico di Fiuggi. Basti verificare l’insufficienza e l’inadeguatezza di aree previste per i servizi pubblici e privati , per lo sviluppo e la qualificazione della  ricettività alberghiera, la poca considerazione per l’aspetto architettonico e paesaggistico e la mancanza di organizzazione delle aree periferiche ed aree di salvaguardia ormai compromesse, la difficoltà  di realizzazione di una rete stradale e di mobilità  idonea. Aspetti ingigantiti da una cattiva  gestione del territorio durante tutti questi anni.

Comunque a parte il dibattito che si potrebbe aprire sulle tematiche tecnico - urbanistiche dello strumento vigente la deriva del territorio sta comportando una rincorsa alla ricucitura del tessuto attraverso interventi importanti ma non propriamente programmati e strutturati da piani strategici specifici . Occorre dar corso subito alla regolamentazione ed alla programmazione  del territorio con un strumento idoneo capace di sostenere la vocazione turistica – paesaggistica e climatica di Fiuggi, anche in considerazione dei piani di rilancio delle terme che l’Amministrazione sta attuando. E’ necessario riqualificare e rinverdire aree, prevedere aree mirate a servizi che possano coadiuvare e incrementare anche in altre direzioni il turismo, rispettare l’ambiente e rivalutare per quanto possibile il bacino minerario.

Un Piano capace di recuperare ed incentivare :
La qualità di vita della città che negli ultimi anni ha subito un’involuzione . Una qualità migliore è importante e trainante anche per la “città turistica”;
La realizzazione ed il completamento di infrastrutture turistiche come centro congressi ed esposizioni, completamento di strutture sportive, incentivazione alle strutture turistiche-ricettive al fine di agevolare  la realizzazione di servizi e parcheggi integrativi all’attività. Ultimamente con il sopravvento del turismo di gruppo prima dell’era covid e del turismo di vicinato dopo la città ospita  in determinati periodi dell’anno anche autopulmann che creano non poche difficoltà all’interno del territorio a causa di carenza di spazi e di una mobilità organizzata;
La realizzazione di una mobilità interna più sostenibile attraverso zone cosiddette 30 limitata alla percorrenza delle autovetture e l’utilizzo di automezzi a basso impatto ambientale. A tale proposito si potrebbe attraversare l’intero centro abitato da valle a monte lungo un tracciato naturale nelle vicinanze del fosso del diluvio con mezzi elettrici  predisponendo  parcheggi nei punti strategici del percorso o “nei nodi di scambio”.
La possibilità di strutturare una ville d’eau di concezione contemporanea- la parte bassa a ridosso delle fonti trasformarla in città giardino integrata con le fonti stesse che potrebbero riconvertirsi anche ad altre funzioni attinenti con le terme ( centro benessere, piscine coperte, idroterapia, aerosol, massoterapia, giardini sensoriali e percorsi bioenergetici ecc.)
Rivalorizzazione della città storica con campagne di sensibilizzazione e riscoperta dei valori urbanistici ed architettonici originari della stessa attraverso un puntuale controllo dei fattori urbani depauperanti , attraverso politiche di edilizia pubblica all’interno del tessuto storico, attraverso incentivi e finanziamenti finalizzati per il recupero delle parti più degradate e l’utilizzo di palazzi storici abbandonati per uso scolastico, universitario o culturale. Un esempio per tutti l’utilizzo del vecchio hotel Falconi che da anni tutta la comunità  ne sta auspicando l’acquisizione da parte del Comune.
Tutto ciò sembrerebbe solo un discorso di natura tecnico-urbanistica ma in effetti trapela quanto asserito dal filosofo psicologo James Hillmann “…E’ importante rendersi conto di cosa i luoghi”contengono” tengono-dentro, da cosa sono in-habited. Ogni luogo ha un’intima, peculiare qualità. Questo in, l’interiorità del luogo, è l’anima del luogo…”

Ecco, noi dovremmo renderci conto di quanto il nostro territorio sia  stato spogliato di questo significato !

Felice D’Amico