Un breve ed inedito "ristretto medico" del 1600 a testimonianza dell'importanza delle Fonti di Fiuggi

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“Nella diocesi della città di Anagni in campagna se ritrova nel territorio d’Anticoli giurisdizione  dell’Eminentissimo e Illustrissimo Sig. Cardinale Colonna fra due selve di Castagne in una valle, non molto profonda, una fonte d’acqua celebre, chiamato Fiuggi, discosto dalla detta terra un miglio incirca, riguarda le parti orientali dell’orto del sole nel segno di Capricorno….” E’ così che  Antonio Santi Medico d’Andreis scrive nel 1600 in modo poetico ed astronomico a proposito dell’acqua Fiuggi. Il documento storico di cui una copia digitale è conservata nel nostro archivio consolida ancora una volta l’importanza di Anticoli e della sua acqua a livello Europeo  da più di quattro secoli “…Deve esser noto, che di quest’acqua anticamente se n’è fatto gran conto- continua a scrivere- come anco si fa oggi perché se piglia nella terra d’Anticoli da diversi forastieri, quali hanno notificato il di lei valore e virtù sino nelle Spagne et Inghilterra, com’anco in altre parti dell’Europa , poiché l’ambasciatore mandato da sua maestà alla santità Paulo V  fu a beverla con l’eminentissimo sig. Cardinal Pacentri” il breve trattato che oggi, nel leggerlo,  appare abbastanza goffo mette in risalto gli arcaici motivi benefici che si riscontravano “ Quest’acqua si può bevere in ogni tempo senza riguardo alcuno; ma chi la piglia nelli giorni carnicolari la troverà migliore , et in quelli giorni non se deve prendere se il corpo  non sia purgato esquisitamente dalli gravi humori ch’agglietassino et annettono li calcoli ; chi vede che detta acqua porta gran utilità a tutti quelli che la pigliano purchè il male de gli medesimi non sia hereditario, o non venghi aumentato da vizi di Cenere, Venere e  Bacco; ma ci metteva da gli pazienti ad un’esatta regola di uretre con progresso di tempo i calcoli rivengono liberi” ed a proposito della sua manipolazione e lavorazione “Che quest’acqua sia tale, io la predico è certo e si vede questa quotidiana esperienza, poiché il canale di pietra, dove fluisce lo corrode pochissimo, e le genti di quel luogo ogni pochi anni vi ponino l’altro in detta fonte, si che questa virtù non può venire da altro che da vitriolo” Anche in quel tempo, quindi,  si consigliava di berla nel vetro.

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