Una provocazione sul blog di fiuggi-anticoli

                         Continua alternanza  e incertezza Dalla caduta dei governi della prima repubblica l’Italia è entrata in una fase di continua alternanza politica e di incertezza programmatica,che certo non contribuisce ad una crescita dell’economia e della morale,al contrario degli altri paesi europei. A quale motivo occorre attribuire la causa  ?  A nostro modesto parere va ricercato in primo luogo nella inesperienza della nuova classe politica,la quale entra in azione senza una maturazione nell’interno di un partito,come avveniva prima,perché la preparazione si acquisisce nei dibattiti delle sezioni ,e che oggi non funzionano più. Ad aggravare la situazione c’è la costatazione che i partiti,oggi,sono in funzione personale e si reggono solo per i personaggi che li hanno fondati,vedi Forza Italia (Berlusconi) Movimento 5 Stelle (Grillo) UDC (Casini) e così di seguito. Il rapido cambiamento della cultura comportamentale sociale comporta un adeguamento sincrono con la mentalità personale,la quale rimane legata ai bisogni e vantaggi personali,che invece dovrebbe essere indirizzata verso quelli collettivi che in definitiva,se attuati,si ripercuotono anche su se stessi. In virtù di tale atteggiamento mentale è aumentata anche la rivalità personale ,per cui le continue lotte per conquistare la supremazia  rallentano la crescita del benessere. Tutte queste cause ,insieme alla crisi globale,cominciando dagli USA, di tutti i paesi  mondiali,comportano riflessi anche su piccoli centri ,come la  nostra città. Dal nostro punto di vista  Soffermandoci ad analizzare le nostre vicende degli ultimi decenni,dobbiamo registrare una girandola di mutamenti   di impostazione politica da parte della pubblica amministrazione,riguardante  il settore principale della nostra economia,ossia la gestione delle fonti. Da un sistema privatistico,collaudato da oltre cento anni –dal 1886 al 1993-,si è passato a quello pubblico “dell’acqua al popolo”, per ritornare a quello privatistico  con la divisione dei due rami –Terme e Industria - Terme ai privati e Imbottigliamento al Comune. Con quali risultati ? Ultima,in ordine di tempo,la estromissione del privato dall’imbottigliamento,con il subentro del Comune,con conseguente diminuzione di produzione e vendita. Se prima fino al 1993,le entrate comunali,anche se erano considerate insufficienti,assicuravano a far fronte alle esigenze del Comune, oggi invece si sono accumulati solo debiti. Il presente quadro riassuntivo della nostra attuale situazione comporta da parte di tutti noi,una seria riflessione,per  un confronto di idee e di proposte,per cui tale articolo rappresenta una provocazione e un invito a scrivere le proprie opinioni .