Una Fonte Anticolana da sogno
Il parco della Fonte Anticolana nasce da un'idea della società Fiuggi-Anticolana negli anni Venti del Novecento. La società ne plasmò il disegno che si rifaceva al classico giardino all'italiana integrandolo con i folti boschi, linfa vitale della stazione climatica ed idropinica, L a fonte del pomeriggio, giardino della città termale, che per oltre ottanta anni ha rappresentato uno spazio di grande interesse da parte degli ospiti, è da un pò di anni che è rimasta a livello turistico priva di attrazioni. D'altronde senza più un teatro funzionante, senza aver ancora completato i lavori di riqualificazione e depotenziando la cura termale non poteva essere altrimenti. Comunque il parco ha avuto i suoi sogni di gloria con la fruizione da parte di milioni di persone e di note personalità ma soprattutto da parte di ospiti e curandi che durante la stagione estita vi si rifugiavano nella freschezza delle sue acque e nell'ombra benefica dei suoi boschi. Note manifestazioni come il Cantagiro , i Giovedì musicali, opere ed operette, premi internazionali hanno segnato questo luogo sin dalla sua apertura. Il generale Badoglio fu uno dei suoi primi estimatori e grande giocatore di bocce che qui trovavano accaniti giovatori che si sfidavano negli innumerevoli campi da gioco. La fontana d'ingresso che accoglieva con la spumeggiante energia gli ospiti e la balera che li intratteneva con balli tipici di tutte le regioni italiane.
Certo, che gli intrattenimenti oggidì vanno allineati alla modernità dei tempi ma le peculiarità e le caratteristiche presenti vanno rigenerate e riqualificate come sembrerebbe che vada. I lavori che vanno sotto in nome di OPEN AIR ad oggi per il rispristo della grande fontana procedono celermente come il centro per la cura ed il benessere degli ospiti , percorsi, dancing e l'arte topiaria dei giardinieri delle Fonti con l'auspicio di offrire un parco che possa far ricordare quello che fu. Con la speranza che qualcuno possa farlo, per così dire, funzionare nel migliore dei modi.
Questi fatti mi hanno dato
l’opportunità di raccontare il suo primo progetto in cui vi erano riposti tutti
i sogni della città. Pur se il progetto non fu più realizzato lo stesso aprì la
strada affinché quell’area diventasse un importante parco termale.
Come accennato nei nostri taccuini
del 900, l'architetto Paniconi conobbe la città termale durante il suo corso di
studi. L'architetto per la sua tesi di laurea , conseguita nel 1928 ebbe l'idea
di sviluppare il paesaggio dell'interessante valletta in un parco giardino con
padiglioni di spiccato stile floreale e porticati che snodandosi all'interno
del parco ti avrebbero protetto dal sole e dalla pioggia mentre potevi fare
tranquillamente la cura tra un padiglione e l'altro che a loro volta avrebbero
ospitato sale da gioco, servizi, negozi, sale musicali e di lettura. Tutto assomigliante
alla tipica “Ville d'eau” ovviamente influenzato dall'architettura termale del
periodo che fa capo all'architetto Cesare Chiodi che progettò le terme di
Salsomaggiore.
Praticamente l'idea che
illustreremo di seguito fu il risultato della tesi di laurea dell'architetto Paniconi
svolta nel 1928 presso la scuola di architettura di Roma guidata dall'insigne
professore Gustavo Giovannoni che dopo qualche
anno propose alla Società Fiuggi Anticolana a cui la stessa vi si ispirò senza
riuscire nell'intento. Vedendo le immagini di questo progetto viene da riflettere
sul fatto che la città fu investita da progetti e vicende che avrebbero potuto
veramente cambiarne il volto ed il futuro. Forse le coincidenze e le occasioni
non sono state sincrone nelle intenzioni per svariati motivi ma ciò dovrebbe
far riflettere ognuno di noi per lavorare con impegno a tutto ciò che è
“bello”.
Gli ideatori della fonte Anticolana
facenti capo alla Società Fiuggi Anticolana dei fratelli Schweger, poi divenuta
Società Anonima Fiuggi Anticolana del cav. Adelmo della Casa, fanno del loro meglio
considerando le disponibilità economiche di cui dispongono ed ovviamente non
riescono a realizzare quanto l'architetto Paniconi ideò, lasciando così un
altro grande sogno ai posteri dellacittà termale
Dal fascicolo II del 1930 della
raccolta dei lavori di laurea della scuola di architettura di Roma si legge: “L'arch.
Mario Paniconi si è proposto in un tema piacevole e concreto: “Un progetto di
sistemazione della Nuova Fonte già Anticolana in Fiuggi”; il tema è stato
studiato realisticamente, sulla base di esatti rilievi delle località ed in
relazione alle speciali necessità inerenti ad uno stabilimento di acque
minerali aventi specifiche qualità terapeutiche. Attorno alle sorgenti vediamo
quindi un insieme di locali atti a consentire un piacevole soggiorno ed a
soddisfare alle necessità della cura; ambienti di riposo, di lettura, di passeggio;
la posta, un gruppo di negozi, sviluppatissimi impianti igienici e sanitari; oltre
a ciò un caffè con sala per spettacoli. Essendo la zona delle sorgenti un'amena
valletta racchiusa da colline boscose, il progettista non ha voluto alterare la
fisionomia del luogo, ed ha disposto gli edifici, anziché nel centro, intorno
alla piccola valle, in modo da
formare a questa da quinte, collegandoli con portici in modo da ottenere un
insieme vario di passeggiate al coperto. La valle e le colline sono state
arricchite da opere di giardinaggio all'italiana che completano ed integrano la
sistemazione architettonica del luogo. L'arch. Paniconi ha offerto al suo
progetto una struttura architettonica molto da vicino ispirata al cinquecento
italiano, più fastosa negli interni, più semplice negli esterni. Nei negozi
possiamo anche notare decorazioni a tipo pompeiano ed in alcune sale accenti
barocchi. Tuttavia le forme risentono di interpretazione personale.
Notevolissima la bravura grafica di questo giovane artista, che, anche nella
espressione formale, si ispira alle stampe ed alle pergamene del buon tempo
antico: ottimo compositore ed assimilatore, che partendo da eccellenti basi,
dovrà conquistarsi, con la maturità, l'indipendenza indispensabile a giungere
oltre”. Perché ho voluto farvi conoscere una storia sognata ?! perché come
diceva Coelho “E' necessario continuare a sognare, altrimenti la
nostra anima muore”…. Ed
infatti l’anima di certi luoghi senza che venga alimentata, lentamente si
spegne.
carlodamicofiuggi@alice.it